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  • amici M5S ha inviato un aggiornamento 2 anni, 10 mesi fa

    MoVimento 5 Stelle
    RIFORME, SI PARTE DAL TAGLIO DELLE TASSE
    ✍️ Ecco l’intervista realizzata da Il Mattino a Giuseppe Conte.
    Qui il testo integrale 👇
    Questa mattina Giuseppe Conte sarà a Napoli per la sua prima uscita da leader in pectore del nuovo MoVimento 5 Stelle. Un debutto per sostenere la candidatura a sindaco dell’ex ministro Gaetano Manfredi, unico nome nelle grandi città al voto sui M5S e PD hanno trovato un accordo.
    ❓ Come dobbiamo chiamarla? Presidente? Avvocato? Segretario? Capo politico?
    «Giuseppe Conte. Io sono un cittadino in procinto di diventare leader dei Cinquestelle, ovviamente se gli i iscritti lo vorranno.
    ❓ Perché ha scelto Napoli per il suo debutto politico da leader dei 5Stelle?
    «A Napoli il Movimento, insieme al PD e alle altre forze progressiste, ha saputo individuare un progetto forte per la città. Gaetano Manfredi è apprezzato e stimato da tanti. Vicino alla città e al bisogno dei napoletani. E poi chi ama l’Italia non può non amare Napoli, che deve recuperare la sua vocazione europea e il suo ruolo di grande capitale del Mediterraneo, snodo decisivo del tessuto produttivo nazionale e uno dei fiori all’occhiello del nostro patrimonio culturale e artistico».
    ❓ Siete riusciti a stipulare l’alleanza solo a Napoli, perché altrove, come a Roma, Torino e Milano non avete ottenuto lo stesso risultato?
    «Non possiamo affidarci a fusioni a freddo o a processi calati dall’alto. Le intese politiche si realizzano sui territori trovando un terreno comune e perseguendo obiettivi condivisi».
    ❓ In Campania ci sono forti resistenze all’alleanza anche a Benevento, Caserta, Salerno così come in Calabria. Non è che questo patto con il PD convince soprattutto i vertici del MoVimento (lei, Di Maio e Fico) e i rappresentanti romani mentre piace molto meno alla base e ai rappresentanti sui territori?
    «Le sensibilità degli attivisti territoriali vanno ascoltate, ma è tempo di mettere da parte le pregiudiziali di passate stagioni. Abbiamo il dovere di aprirci a un ascolto più ampio, a un dialogo più serrato con la società civile, uscendo da una dimensione difensiva. Dobbiamo riossigenarci scrostando vecchie ruggini e diffidenze. Ora è il momento del cambiamento, di incidere più a fondo nelle amministrazioni territoriali, senza nessuna negoziazione con i nostri principi e i nostri fondamentali valori».
    ❓ Che progetti avete per Napoli?
    «Più che di singoli progetti, o di nuovi faraonici piani, Napoli ha bisogno di migliorare i suoi servizi che devono diventare più efficienti e più vicini alle esigenze dei cittadini. E poi, ripeto, bisogna lavorare a fondo per far recuperare alla città la sua vocazione internazionale».
    ❓ Cosa risponde a chi dice che il MoVimento può solo più essere un partito dell’assistenza, tra bonus e sussidi, che può trovare ancora consenso molto al Sud e poco al Nord?
    «Sono pregiudizi, che non hanno riscontro nei fatti. Guardiamo alla crescita del Paese e delle sue imprese, senza ignorare però le tante disuguaglianze che ancora esistono. Si devono sostenere le famiglie in difficoltà, i disoccupati, i giovani in cerca di occupazione, con lavori degnamente retribuiti e insieme aiutare le piccole e medie imprese, il ceto medio, gli autonomi e le partite Iva. Le faccio solo due esempi: il Superbonus 110% è una misura voluta da noi che aiuta l’economia e rilancia l’edilizia. Ancora: secondo Bankitalia le misure adottate lo scorso anno dal Governo Conte su licenziamenti, cassa integrazione, aiuti alle imprese hanno tutelato 400mila posti di lavoro. Questo non è assistenzialismo è politica lungimirante, adeguata alla grande crisi affrontata».
    ❓ Il suo governo, anche per la composizione, è stato caratterizzato per una forte, i critici dicevano persino eccessiva, attenzione verso il ritardo del Mezzogiorno. Il Governo Draghi le sembra che abbia ben compresa la necessità e l’emergenza di colmare il gap con il Nord?
    «Nel governo Draghi c’è il M5S: questa è la più grande garanzia di attenzione alle aree di maggiore depressione socio-economica oltre che sull’esigenza di colmare quel gap. Questo esecutivo ha l’occasione di attuare quel piano di investimenti per il Sud che abbiamo strappato con decisione nella precedente esperienza di governo. L’ho sempre detto: senza il Sud non riparte il Paese».
    ❓ A Napoli nacquero i primi meet up, saranno ancora previsti nell’organizzazione del movimento? Come vi organizzerete sui territori, solo attraverso la rete?
    «Avremo una struttura organizzativa leggera ma capillarmente diffusa sui territori. Gli iscritti saranno sempre la linfa del Movimento, saranno coinvolti attraverso la nuova piattaforma e anche attraverso Gruppi di lavoro territoriali, costantemente chiamati a elaborare proposte e a realizzare progetti».
    ❓ Che movimento sarà quello da lei guidato? Il grillismo antisistema è morto e sepolto? Sarete un nuovo partito moderato?
    «Saremo radicali nella difesa dei nostri princìpi e nelle battaglie a favore dei diritti sociali, sull’etica pubblica, sull’ambiente. Ma lo saremo parlando anche a quel ceto moderato a cui non sempre le altre forze politiche rivolgono adeguata attenzione. Avremo una agenda riformista di ampio respiro, a partire da una riforma del fisco che punti a un taglio delle tasse».
    ❓ La Campania è la regione dove è più diffuso il reddito di cittadinanza. Un provvedimento che ha fatto molto discutere. Ritiene che si debba andare ancora avanti senza nessuna modifica?
    «Il Reddito di cittadinanza va migliorato e potenziato dal punto di vista delle politiche attive per agganciare le opportunità del Pnrr. Ma va difeso, senza se e senza ma. Trovo gravi le strumentalizzazioni di alcuni leader politici: invece di impegnarsi contro lavoro nero e caporalato, si dilettano a puntare il dito contro il Reddito di cittadinanza, senza rispetto per i giovani o le famiglie che annaspano tra precarietà e sfruttamento. Ricordiamo le parole pronunciate solo ieri dal Papa: “la pandemia ha moltiplicato ulteriormente i poveri. È urgente dare risposte concrete a quanti patiscono la disoccupazione”. Non possiamo restare sordi a questo appello».
    ❓ Molti imprenditori sostengono di non trovare personale perché c’è chi preferisce il Reddito. Non crede che si debba modificare la possibilità di ricevere il sussidio per chi rifiuta un lavoro? Almeno per gli stagionali
    «Il Reddito di cittadinanza, già all’origine era concepito per agganciare le politiche attive del lavoro con un più efficace e moderno coordinamento tra i centri per l’impiego. Si tratta di una riforma che, però, richiede del tempo. La pandemia ha, ovviamente, imposto un’altra scala di priorità. Basti pensare che abbiamo dovuto introdurre anche il reddito di emergenza per affrontare la più ampia fascia di difficoltà economica. Ora che si avvia una ripresa che si preannuncia robusta dobbiamo predisporre e completare la riforma in tutti i suoi aspetti».
    ❓ I campani Di Maio e Fico sono al secondo mandato. Per loro ci sarà la deroga al terzo solo o per tutti? Grillo non pare d’accordo
    «Su questo mi sono già espresso con chiarezza: della questione ci occuperemo quando affronteremo il nuovo codice etico».
    ❓ Quando era al Governo il suo rapporto con De Luca è stato molto conflittuale, ora siete alleati. Come si ricuce?
    «Personalmente non alimento conflitti, ma rispetto il confronto su differenti visioni dei problemi. E mi lasci dire che durante la pandemia con tutti i governatori abbiamo affrontato l’emergenza insieme con grande senso di collaborazione e responsabilità».
    ❓ Comuni sull’orlo del crac. La questione è stata posta da Manfredi. Avete sottoscritto un patto con Pd e Leu. Ma per risolvere davvero il problema servono una legge e tanti soldi. Quindi serve anche supporto del governo e di tutte le forze che lo sostengono. Compresa la Lega di Salvini che non sembra d’accordo. Cosa si deve fare perché quel patto non sia solo una promessa elettorale?
    «I soldi ci sono e sono nel Fondo per i Comuni in deficit strutturale, che ora va reso permanente. E c’è la norma sull’accollo dei debiti dei Comuni, proprio voluta dal mio governo. Ritengo però che i Comuni abbiano bisogno di un sostegno costante, non possiamo lasciarli soli, è arrivato il momento di cambiare le regole e riformare il testo unico degli enti locali. Il Movimento ha assunto un impegno per Napoli: se la Lega o altri partiti si sfileranno, ne risponderanno davanti ai napoletani».
    ❓ Processi arretrati, il 60 per cento del totale è concentrato tra le Corti d’Appello di Roma e Napoli. Da uomo di legge e da leader del MoVimento, ritiene che la riforma Cartabia possa finalmente rimettere in moto la macchina della giustizia?
    «Per noi la giustizia è un tema cruciale, che non deve essere strumentalizzato per convenienza e interessi di parte. Con il precedente governo abbiamo avviato un corposo piano di investimenti che adesso è confluito nel PNRR. Il nostro obiettivo è una giustizia più efficiente e veloce, senza però allentare il perimetro della legalità. Su questo non intendiamo cedere».