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Fabio Massimo Castaldo ha inviato un aggiornamento 5 anni, 7 mesi fa
SICUREZZA ED EDUCAZIONE: NON CHIEDIAMOCI COSA È ACCADUTO, MA PERCHÉ.
I fatti di Napoli di questa notte mi lasciano davvero sgomento: la morte di un ragazzo di 15 anni non può e non deve essere un accadimento possibile in un Paese come il nostro nel 2020.
Chiariamo subito un concetto, io non discuto le azioni delle forze dell’ordine: il carabiniere stava solo svolgendo il suo lavoro, cercando di preservare la sua vita e la sicurezza di tutti i cittadini. Sarà la magistratura a giudicare se l’azione del carabiniere sia stata lecita o meno, e non spetta a nessuno di noi sostituirci al lavoro dei giudici.È vero: il ragazzo in questione era un rapinatore, ha puntato la pistola in faccia al carabiniere per rapinarlo, e quello che è successo dopo non è da ritenersi un caso. La famiglia del ragazzo ha vandalizzato il pronto soccorso dove il giovane è poi deceduto, costringendo il direttore dell’ASL a chiudere il centro e spostare 8 pazienti ricoverati.
Non dobbiamo però soffermarci troppo su cosa è accaduto, ma chiederci più che altro il PERCHÉ.Perché quel ragazzo, 15 anni, era lì a compiere una rapina anziché stare a casa con la propria famiglia o uscire con gli amici? Perché non ha saputo distinguere tra criminalità e legalità? Perché la famiglia ha distrutto il pronto soccorso, anziché distruggere chi ha messo in mano al proprio figlio una pistola?
La vicenda mostra un duplice problema, evidente ormai a tutti: sicurezza ed educazione.
Lo Stato deve tornare a essere presente in tutto il territorio nazionale, specialmente nelle zone dove c’è più bisogno. In quest’ottica, la scuola deve tornare a giocare un ruolo chiave nella formazione, togliendo i ragazzi dalle strade e portandoli all’educazione e alla cultura.
Solo in questo modo la legalità vincerà sulla criminalità, e solo in questo modo le mafie resteranno lontane dai nostri ragazzi, evitando il ripetersi di eventi drammatici come quello di stanotte.Inoltre, occorre incrementare i livelli di sicurezza in molte zone del Paese: servono più investimenti, una maggiore presenza delle forze dell’ordine, che vanno dotate di strumenti opportuni per fronteggiare la criminalità. Ho sempre espresso solidarietà alle nostre forze dell’ordine, e continuerò a farlo poiché svolgono un servizio fondamentale per tutti noi.
Agiamo ora, prima che la distanza tra cittadini e istituzioni diventi incolmabile.

