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  • amici di Paola Taverna ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di amici di Paola Tavernaamici di Paola Taverna 5 anni, 7 mesi fa

    Paola Taverna

    In una Roma surreale mi sveglio alle 6.40 con un maledetto orologio biologico che non sa che viviamo un tempo sospeso e, un po’ per abitudine un po’ con la paura di leggere i nuovi dati, faccio la mia rassegna stampa.
    Ed è inevitabile, non c’è scampo, se non è alla prima, alla seconda o alla terza pagina c’è la sua dichiarazione.
    Salvini chiede, vede e prevede. È chiaro che, per una elementare legge statistica, se dici tutto e il contrario di tutto, prima o poi ci prendi.
    E con la strategia più subdola, a maggior ragione considerata la complessità di questi giorni, dichiara pubblicamente un attimo prima quello che sta per dire il Presidente Conte.
    Non capisco come possa avere così tanta autostima, da pensare che la gente creda che il Presidente del consiglio abbia fatto ciò che lui gli aveva consigliato.
    Tra l’altro, se il Paese avesse seguito la strategia politica di Matteo Salvini, nell’ordine avremmo dovuto:
    – chiudere tutto anche i porti: ci sta proprio in fissa con i porti, peccato che i tristi fatti ci raccontano di un focolaio nel centro della Lombardia e che il probabile paziente 0 in Europa sia un cittadino tedesco (21 febbraio);
    – riaprire tutto: musei, negozi, discoteche e bar, con tanto di inviti agli stranieri a venire in Italia e promozione di settimane bianche in Piemonte, un giretto a Venezia e – visto che sta in perenne campagna elettorale – nel pacchetto ha inserito anche i Bronzi di Riace e una passeggiatina in Sardegna (27 febbraio) …“il mondo deve sapere che venire in Italia è sicuro” (29 febbraio).

    A un certo punto qualcuno gli avrà fatto notare che la situazione era un filino più complicata e se n’è uscito con un “sono preoccupato”.
    Ma buongiorno!
    Nel frattempo il Governo aveva prima dichiarato zona rossa le aree maggiormente colpite e poi esteso le disposizioni relative alla “zona protetta” a tutto il territorio nazionale.

    E quindi il benaltrista da Pontida se ne esce con un niente po’ po’ di meno che “chiudiamo tutto”!

    Ovviamente non dedicherò alcuna attenzione alle dichiarazioni indegne di quell’altro Matteo che all’estero sembra tifare contro la sua Nazione.

    Credo che ci sarà un tempo in cui tutti saremo chiamati a fare i conti con le proprie responsabilità.

    Adesso mettiamo da parte ogni personalismo e collaboriamo realmente.

    “È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme”.