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  • amici di Paola Taverna ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di amici di Paola Tavernaamici di Paola Taverna 4 anni fa

    Paola Taverna

    l giornali ci illuminano d’immenso con nomi roboanti e scenari fantasmagorici.
    Varie e variopinte sono poi le etichette: governi stretti e governi larghi, governi di unità nazionale e governi di ricostruzione, governissimi, governicchi e chi più ne ha più ne metta.

    Ora provo a fare finta di non aver letto per la milionesima volta simili amenità, perché il nostro Paese non ha bisogno di fantomatici supereroi, né di capitani allo sbaraglio o di gente silurata e per la verità mai richiamata.

    Il nostro Paese ha bisogno, oggi più che mai, di persone responsabili, concrete, leali e credibili. Persone che mettano tutte le loro energie al servizio della Nazione, anteponendo la salvaguardia del nostro popolo a qualsiasi interesse o aspettativa personale e professionale.

    Questi valori sono pienamente incarnati dal nostro attuale Governo.
    Ieri sera il Presidente Conte si è opposto alle solite trappole finanziarie e ha fatto sentire forte e chiaro all’Unione europea la voce dell’Italia, che è una voce di dolore ma anche di voglia di ripartenza.
    In una sera è riuscito a fare tutto quello che coloro che si chiamano sovranisti, o robe del genere, hanno stamburato per anni in ogni dove, per poi fare sistematicamente il contrario.

    Approfittare di un’emergenza sanitaria senza precedenti per cercare di preservare il proprio status è quanto di più basso la politica oggi poteva augurarsi, oggi che dobbiamo far fronte ancora una volta alla risalita dei contagi.
    Eppure vedo che nemmeno dinanzi a tanto dolore, riuscite ad arrendervi e ad ammettere le capacità straordinarie che sta dimostrando il premier e il Governo nel fronteggiare questa crisi.

    Miei cari, lo dirò tutto d’un fiato sperando di non ferirvi nell’orgoglio, l’era dell’inciucione, dei giochi di palazzo, dei poteri forti e dei poteri loschi, degli uomini calati dall’alto, da un lato o dall’altro, della finanza reggente e imperante, ebbene – devo tirare il fiato – quell’era finisce qui.
    Quindi mi auguro che da domani si plachi questa irrefrenabile voglia di invocare presunti deus ex machina e soluzioni lampo, perché sono illusioni ottiche che si alimentano da un certo modo di argomentare falso, opportunista e disfattista.
    Tra l’altro tutti film che il nostro Paese ha visto e rivisto, purtroppo mai a lieto fine.

    E allora, mi chiedo, perché non investire tutto questo sforzo mentale in proposte utili ad accelerare l’uscita dalla crisi e a proiettarci in una società migliore?!
    È questa la collaborazione a cui noi non ci siamo mai tirati indietro.
    Chi ha voglia si sbracciarsi le maniche per il Paese si faccia avanti, di tutto il resto ne facciamo volentieri a meno.
    Lasciateci lavorare, la storia ci giudicherà!