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  • amici ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di amici di Paola Tavernaamici di Paola Taverna 4 anni fa

    Paola Taverna

    Oggi per Genova è un giorno speciale. La città torna a essere unita, dopo quasi due anni di calvario. L’ultimo impalcato dell’infrastruttura è stato posizionato, e il traguardo di oggi non può non essere dedicato alle 43 persone che, in quel maledetto 14 agosto 2018, hanno perso la vita in modo assurdo e inaccettabile. Anche se il ponte non sarà utilizzabile da subito, per Genova oggi resta il giorno del riscatto. Per tanti mesi, la città ha dovuto convivere con una ferita lacerante, una ferita la cui cicatrice rimarrà per sempre: il dramma del Morandi è stato qualcosa di troppo grande che purtroppo non se ne andrà mai.

    Quella tragedia ha svelato a tutto il Paese il pessimo stato di incuria in cui versano troppe infrastrutture italiane a causa di un lungo intreccio di regalìe e mangiatoie. Un quadro torbido, che quel crollo ha fatto emergere in tutta la sua vergogna e ci ha fatto capire che non c’è altro tempo da perdere, nel mettere in sicurezza strade e ponti. Le nostre principali infrastrutture stradali non saranno più utilizzate come bancomat, senza che nessuno controlli il livello e la frequenza degli investimenti e delle manutenzioni.
    Noi ci siamo battuti perché si mettesse fine a questa lunghissima sequela di disastri e iniquità e grazie al decreto Milleproroghe, abbiamo mosso i primi passi cruciali per tornare a un sistema virtuoso oggi ridotto ben al di sotto dei semplici livelli di decenza!

    Oggi però è il giorno dei ringraziamenti e non delle polemiche. Grazie a tutti i genovesi, in primis, che hanno dato prova di orgoglio e coraggio impareggiabili. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato, a partire dall’ex ministro Toninelli, che in barba alle critiche e alle contumelie sin dal giorno dopo il crollo ha lavorato pancia a terra per ridare a Genova un ponte in tempi record, fino agli ingegneri, ai progettisti, agli operai, alle persone che hanno aiutato sfollati e cittadini colpiti dal crollo.

    Oggi col cuore siamo tutti a Genova. E in questo periodo non facile per il Paese, la ricostruzione del Ponte Morandi, deve essere un messaggio forte e di profonda speranza per tutti noi.