Attività

TEST SIEROLOGICI: PARTE LA CAMPAGNA DELLA REGIONE LAZIO – Iniziativa cruciale per gestire la Fase2 senza improvvisazioni e screening fai da te: troppe le speculazioni in circolazione.
Finalmente prende avvio oggi l’indagine epidemiologica con test sierologici della Regione Lazio che sarà effettuata in due fasi: la prima su 300mila persone a partire da personale sanitario, Forze dell’Ordine, operatori e ospiti delle Rsa; e una seconda fase in cui si passerà ad altre categorie tra cui dipendenti pubblici (compresa la polizia municipale) e i detenuti.
Un’iniziativa importante e necessaria, coordinata dallo Spallanzani e dal servizio di monitoraggio infettivologico regionale, che mette al centro il ruolo delle ASL e indica percorsi chiari anche per chi vorrà effettuare privatamente (tra qualche giorno) il test sierologico presso i 172 laboratori di analisi privati dotati di strumentazione certificata e inseriti in un albo regionale.
Le ASL, tra le altre cose, potranno monitorare i presunti positivi e mandarli, dopo prescrizione medica, nei 30 presidi regionali drive-in per fare il tampone, che resta, va specificato, l’unico strumento diagnostico affidabile per rilevare la positività, mentre i test sierologici aiutano a rilevare se si è venuti in contatto con il virus e a cercare gli anticorpi.
Da sindaco, sono particolarmente felice che l’obiettivo sia quello di arrivare, progressivamente e attraverso una strategia integrata, ad un’operazione “a tappeto” che serva a mappare la circolazione del Covid 19 nel Lazio con un metodo certo e univoco.
Serviva un punto di chiarezza ed ora finalmente è arrivato.

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