Attività

  • Adriana Cali ha inviato un aggiornamento 1 anno, 1 mese fa

    Adriana Calì
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    Caro Fabio Massimo Castaldo ,
    giunge finalmente una voce solidale, vicina e comprensiva.
    Onestamente si è avvertito con molto dispiacere questo “gelo” da parte del Movimento a livello nazionale e regionale.
    Abbiamo lavorato in solitudine, con l’entusiasmo e l’abnegazione di sempre.
    Questo tuo intervento spero riesca a far cambiare la rotta. A scegliere sempre la meritocrazia e il coinvolgimento.
    Mi troverai sempre dalla tua parte.
    E questo messaggio lo riporterò a tutti noi attivisti dei Castelli Romani.
    Noi vi aspettiamo.
    #senzalabasescordatevilealtezze

    FABIO MASSIMO CASTALDO

    Ieri ho partecipato con molto piacere al Consiglio Nazionale del M5S, che è finalmente tornato a riunirsi dopo diversi mesi. Un incontro che avevo fortemente auspicato nelle scorse settimane, necessario per il benessere della nostra comunità. Ringrazio quindi tutti i colleghi del Consiglio per aver partecipato, e soprattutto il Presidente Conte per le sue parole e il suo tempo.
    In questa riunione ho ribadito con grande forza la centralità che, a mio avviso, deve avere la cura del territorio per la nostra comunità. L’intuizione più geniale del Movimento è stata proprio di partire, ormai 14 anni fa, dalle liste civiche e dalla politica delle nostre comunità: è un dna prezioso che non dobbiamo smarrire. Un albero cresce rigoglioso soprattutto se ha radici profonde e curate, ogni giorno, non se ci si accontenta di annaffiare solo le foglie della sua chioma. Serve quindi un grande cambio di passo, quello che aspettiamo in tanti da anni, per creare una struttura permanente in grado di fornire tutto il sostegno necessario ai nostri gruppi territoriali, non solo economicamente, ma anche e soprattutto a livello di competenze.
    FORMAZIONE e INFORMAZIONE. Da oggi devono essere i nostri due fari e i due più urgenti obiettivi da raggiungere. Ecco perché ho rilanciato un’idea che avevo già ideato e avanzato per gli Stati Generali: mettere come vincolo la destinazione di almeno il 66% di tutte le nostre risorse economiche ai territori, e istituire grazie a esse anche una Squadra Operativa di Supporto (SOS) composta da avvocati amministrativisti, esperti di urbanistica, appalti pubblici, contabilità degli enti locali, trasporto pubblico locale, ambiente e rifiuti, sociale, fondi europei (imprescindibili anche per il PNRR!) e, più in generale, di tutte le materie di competenza comunale.
    E, oltre a rispondere prontamente e a preparare lezioni per la nostra piattaforma, dovranno anche girare a rotazione tutte le nostre regioni per impartire da docenti delle lezioni di alta formazione per i nostri attivisti e i nostri consiglieri comunali e municipali.
    E proprio a loro mi rivolgo, perché per me è una ferita enorme dover pensare a quanti di loro, a quanti amici bravissimi hanno mollato dimettendosi o non ricandidandosi perché vittime di querele intimidatorie, di ripicche territoriali di una classe politica inadeguata ma pronta a tutto pur di restare in sella, o ancora perché schiacciati dal senso del dovere, dalla grande mole di lavoro e di conoscenze necessarie per esercitare al meglio il proprio ruolo, fino al punto di avere problemi con la propria attività o di perdere, talvolta, persino il proprio lavoro. La cruda verità è che nonostante gli sforzi individuali di diversi singoli portavoce, tra cui metto umilmente anche il sottoscritto, troppe volte sono stati lasciati, colpevolmente, soli.
    Per me è inaccettabile che si dia l’impressione che ci si ricordi dei nostri attivisti e portavoce locali sono quando c’è da fare una campagna elettorale, magari per attaccare i manifesti e distribuire i volantini: dobbiamo invece dare loro tutti gli strumenti per elaborare proposte concrete e coinvolgere attivamente la cittadinanza, ogni giorno. È urgente attivare i forum già previsti, e su questo il lavoro di Gianluca Perilli e Vito Crimi è encomiabile, ma serve a mio avviso anche un’assistenza costante e concreta che è imprescindibile per far crescere le nostre competenze. Solo in questo modo possiamo essere DAVVERO un presidio di prossimità e legalità per tutti i cittadini in tutti i comuni italiani.
    Personalmente ho cercato, in questo senso, di dare tutto il sostegno possibile in questi anni ai nostri attivisti, consiglieri comunali e regionali. Oltre a girare costantemente tutte le province delle mie quattro regioni del centro, e ogni tanto anche in quelle limitrofe, ho creato proprio con questo spirito Fondiamo, il seminario sui Fondi Europei, che ha l’obiettivo dichiarato di portare le competenze sull’europrogettazione in tanti comuni italiani. Nei prossimi mesi, infatti, continuerò a portare questo seminario in giro per il centro l’Italia, il prossimo appuntamento sarà per tutto il Lazio a Roma: ma mi è ben chiaro, tuttavia, quanto iniziative isolate pur lodevoli e consolidate non siano sufficienti a fornire il supporto necessario ad attivisti ed eletti.
    Parallelamente, i nostri gruppi locali devono ricevere un adeguato supporto legale e amministrativo per ottener la certificazione delle liste con LARGO ANTICIPO, anche un anno prima, al fine di poter competere ad armi pari con le altre forze politiche. Eppure anche quest’anno si sta arrivando con grandissimo ritardo: comprendo bene l’impegno delle elezioni politiche e regionali, ma ciò non può andare a detrimento proprio di chi le ha rese possibili.
    Inoltre, dobbiamo trovare il modo di valorizzare non solo le competenze ma anche l’impegno reale fornito dai candidati sul territorio, premiando il merito e non solo i clic. Una volta costituiti i gruppi territoriali passerei a un modello di primarie sul territorio per le candidature, e aggiungo anche che i consiglieri che hanno dimostrato la propria competenza e il proprio impegno con uno o due mandati dovrebbero avere posti in lista per i livelli superiori a loro riservati, proprio per premiare il merito.
    Attivisti, consiglieri comunali e regionali: loro sono le nostre radici, la nostra anima, le nostre gambe. Sono l’ossigeno che ci ha permesso di correre, di arrivare al governo del Paese, e di realizzare provvedimenti che hanno cambiato in meglio la vita di milioni di italiani. Troppo spesso sono stati abbandonati a loro stessi: ma senza base non si raggiungono le altezze, lo dobbiamo capire bene tutti. Perché se il Movimento vuole tornare a essere DAVVERO la casa di milioni di italiani, allora dovrà partire proprio dal costruire le fondamenta. E, credetemi, sarà impossibile farlo senza il contributo e il pieno coinvolgimento di TUTTI.
    Ad maiora!