Attività

  • Adriana Cali ha inviato un aggiornamento 1 anno fa

    Adriana Cali
    Gli “altri”, quelli falsamente preparati, sono sordi e ciechi. Anzi, no. Perché sarebbero mille volte più sensibili ad intercettare i sentimenti e i fabbisogni dei ragazzi, come studenti e ancor più come persone.
    Invece sono proprio IGNORANTI.
    Non hanno capito. E continuano a non capire.
    Presi come sono dal “ruolo” formale.
    I nostri ragazzi sono OLTRE.
    Parlano linguaggi diversi, utilizzano strumenti di comunicazione diversi. Strumenti che noi “vecchi” non vogliamo imparare ad usare.
    Questa scuola è vecchia. Vecchia nella peggiore accezione del termine.
    Teatro
    Musica
    Progettazione europea
    Transizione energetica
    Lezioni all’aperto
    Lezioni con le imprese
    Contaminazione con i quartieri in cui si vive
    Inserimento nei Consigli Comunali
    Co-progettazione territoriale
    Diamo a loro una VOCE
    E soprattutto ASCOLTO

    Lorenzo Tosa

    Leggo con dispiacere, ma senza incredulità, le offese che sono state rivolte al Prof. Vincenzo Schettini, l’insegnante pugliese che sta rivoluzionando il modo di insegnare la Fisica, di fare e concepire la Scuola.
    C’è chi lo chiama “pagliaccio”, chi “giullare”, chi, come racconta lui stesso a “Repubblica”, lo invita a “trovarsi un parrucchiere”.
    A me non dispiace per lui, che è persona troppo intelligente per lasciarsi abbattere da simili commenti (anche se fa male sempre).
    A me dispiace per noi, che avremmo l’occasione di apprezzare e incoraggiare qualcuno che è riuscito a immaginare un modo di raccontare la Fisica talmente semplice e coinvolgente da farla capire (e, tenetevi forte, amare) anche a chi la detestava. Questo è quello che un professore fa o dovrebbe fare, e il successo e l’affetto che ha avuto indietro non è un torto, è una semplice conseguenza.
    E mi dispiace che la maggior parte di questi miseri commenti arrivino da insegnanti, da colleghi – pur sempre una minoranza, va detto – che vivono il meritato successo con invidia, invece che come una delle tante vie in cui si può fare questo mestiere, di sicuro una delle più innovative che esistano, aperta, coraggiosa, empatica, inclusiva.
    Al prof. Schettini stima e solidarietà, oggi un po’ di più.

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