Attività

  • Adriana Cali ha inviato un aggiornamento 11 mesi fa

    Adriana Calì
    Valentina la tua decisione segna di fatto quale male abbia colpito il Movimento.
    Male che nessuno vuole sconfiggere.
    I meritevoli vengono isolati, scientemente silenziati.
    Nessun segno di vita dai vertici, presi da tematiche non condivise che portano avanti con chissà quali criteri di priorità.
    Coordinatori e Gruppi territoriali?
    Non pervenuti.
    Da tanto tanto tempo.
    Ora l’odio interno è ancora più profondo: ci sono le Europee. E chi non ha neanche uno straccio di CV adeguato, ma vanta “gazebo” da una vita, reclama attenzione e compare un giorno si e l’altro pure su social.
    L’arma più usata è la calunnia.
    La motivazione più gettonata: l’interesse alla poltrona.
    Da quelli proprio che nel Movimento stanno cercando di far passare il “terzo mandato”.
    “Houston? Mi sentite?”
    La base è andata.
    E Giuseppe Conte non se ne è accorto.
    I nostri avversari, PD compreso, stanno facendo festa.

    Valentina Corrado

    Ho comunicato al Presidente Conte le mie irrevocabili dimissioni da coordinatore regionale del M5S.
    Più di 12 anni fa scelsi di mettermi a disposizione di una comunità, sconosciuta ai più, che io stessa ho contribuito a far crescere.
    Ho dato sempre il massimo in termini di impegno fisico, economico, politico, a qualsiasi livello, nonostante una malattia cronica e degenerativa che mi accompagna dall’età di 11 anni che non mi ha reso, e tutt’ora non mi rende, la quotidianità facile. Nei miei ruoli istituzionali ho lavorato notte e giorno, prodotto atti e ottenuto risultati alcuni dei quali, con immensa soddisfazione, rimarranno per sempre alla collettività.
    Non avrei saputo fare diversamente per il senso del dovere e i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso; per quel senso di altruismo che mi ha portato a dedicare energie e passione verso il bene pubblico, trascurando troppo spesso me stessa e la mia via; per la responsabilità che ho sempre sentito sulle mie spalle che qualsiasi azione da me compiuta avrebbe avuto come riflesso sulla forza politica che rappresentavo.
    Sono stati anni di consapevolezza.
    La consapevolezza che la politica è studio, sacrificio, capacità di dialogo, passione ed entusiasmo e che i politici non sono tutti uguali.
    La consapevolezza che per fare una politica sana e utile a risolvere le criticità devi conoscerli i problemi, immedesimarti nelle situazioni, confrontarti con umiltà senza presunzione e preconcetti.
    La consapevolezza che quando devi fare scelte politiche o scrivere norme che impattano su una comunità queste non possono essere dettate o influenzate dal marketing politico o dal rancore personalistico ma dalla coscienza e dalla volontà di fare la cosa più giusta non per se stessi ma per la collettività.
    La consapevolezza che gli errori devono essere ammessi per non ripeterli, per crescere senza infingimenti.
    La consapevolezza del valore del tempo e delle persone. Ad ogni persona incontrata lungo questo cammino va il mio ringraziamento per le lezioni apprese, nel bene e nel male.
    La consapevolezza del coraggio di scegliere e decidere assumendosi le proprie responsabilità.
    Consapevole del valore del tempo, scelgo di voltare pagina e di lasciare andare ciò che non posso contribuire a migliorare. Non voglio vivere una vita inquinata da negatività, da ipocrisie e dagli effetti delle frustrazioni altrui; non voglio assistere impotente all’affermazione della mediocrità, dell’incapacità e di quelle ingiustizie che dagli scranni istituzionali ho combattuto. Non ho mai vissuto da attendista nè fatto scelte per convenienza personale e ho sempre dato tutta me stessa incondizionatamente quando un progetto mi entusiasmava. Entusiasmo che, nell’ultimo anno, diverse vicissitudini politiche hanno contribuito a spegnere. Non sono abituata a distruggere nè a lavorare ai fianchi con sotterfugi e non ho nè la voglia nè l’energia di iniziare a farlo ora. Preferisco fare un passo indietro perché voglio continuare a vivere la mia vita con l’entusiasmo e le soddisfazioni derivanti dal lavoro e dalla passione che nutro per diversi ambiti. Politica compresa.
    “L’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L’importante è quello che provi mentre corri.”