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Fabio Massimo Castaldo ha inviato un aggiornamento 2 anni, 3 mesi fa
Fabio Massimo Castaldo
L’aggressione avvenuta in Cecenia contro la giornalista Yelena Milashina, considerata l’erede della compianta Anna Politkovskaya, è gravissima. Si tratta dell’ennesimo attacco ai danni di chi, con grande spirito di abnegazione e senso del dovere, continua a raccontare la verità, smascherando brutalità ed efferatezze. Milashina, alla quale esprimo la mia solidarietà, è infatti autrice di numerose inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Cecenia, fra cui quella sugli abusi e sulle uccisioni brutali di persone Lgbtq nel 2017. Inchieste che, con tutta evidenza, danno fastidio al regime di Kadyrov. Dalle prime ricostruzioni, infatti, gli uomini armati e a volto coperto che l’hanno aggredita, rasandola a sfregio, versandole addosso dell’antisettico e lasciandola con due dita rotte, l’avrebbero minacciata dicendole di andarsene subito dalla Cecenia e di non scrivere niente.
Chiediamo con urgenza ulteriori misure e iniziative per proteggere efficacemente i giornalisti indipendenti russi e tutti gli esponenti della società civile russa che dovessero essere costretti a chiedere asilo agli Stati membri UE perché non tutelati dalle autorità. I giornalisti devono essere liberi di lavorare, di raccontare la realtà dei fatti, senza essere imbavagliati e censurati attraverso intimidazioni e attacchi inaccettabili.