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  • amici M5S ha inviato un aggiornamento 4 anni, 10 mesi fa

    Alfonso Bonafede
    Voglio esprimere tutta la mia amarezza nei confronti di una decisione con cui un tribunale tedesco ha respinto la richiesta, avanzata dalla prof.ssa Maria Falcone, di impedire l’utilizzo del nome “Falcone&Borsellino” a una pizzeria di Francoforte.
    Andando oltre il solito triste, avvilente, e ignorante mix di spaghetti, scene de “il Padrino” e fori di proiettili finti nelle pareti, il locale in questione ha deciso di inserire all’interno di questo ingiustificabile caos culturale anche l’immagine e il nome dei giudici Falcone e Borsellino.
    Non si tratta soltanto di palese e inequivocabile pessimo gusto ma di una grave e inaccettabile offesa alla memoria di due magistrati che hanno perso la vita per servire il nostro paese nella lotta a Cosa nostra.
    Ho già dato incarico ai competenti uffici del Ministero di verificare le condizioni per promuovere le più idonee ed efficaci azioni giudiziarie, in Germania e in Italia, a tutela del prestigio dei giudici Falcone e Borsellino e, dunque, delle istituzioni italiane.
    A quanto si apprende, tra l’altro, le motivazioni della sentenza sono sconcertanti: il ricorso sarebbe stato respinto perché sarebbero passati 30 anni dalla morte di Falcone e il tema della lotta alla mafia non sarebbe più così sentito tra i cittadini. Inoltre, il giudice sarebbe conosciuto in Germania solo da pochi addetti ai lavori.
    Scriverò alla Ministra della Giustizia tedesca, Christine Lambrecht. E’ ovvio che, analogamente a quanto avviene in Italia, nemmeno lei può entrare nel merito delle decisioni dei giudici. Ma è giusto che io rappresenti alla ministra l’effetto culturalmente devastante di una sentenza di questo tipo.
    Chi ha scritto quella sentenza ignora che Giovanni Falcone è stato un pioniere della cooperazione internazionale (sue peraltro le prime indagini sugli investimenti di Cosa nostra all’estero); le cui intuizioni sono alla base della Convenzione di Palermo, cui oggi aderiscono ben 190 paesi in tutto il mondo.
    Tutelare la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vuol dire salvaguardare il valore, ormai planetario, della lotta alla mafia.
    Massimo sostegno, intanto, alla battaglia portata avanti dalla prof.ssa Maria Falcone, che ha annunciato di volere ricorrere in appello per una vicenda che ci riguarda tutti da vicino.
    A lei va il mio pensiero riconoscente.