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  • Fabio Massimo Castaldo ha inviato un aggiornamento 4 anni, 11 mesi fa

    Fabio Massimo Castaldo
    La crisi sociale ed economica che tutta l’Europa sta affrontando non ha precedenti nella storia moderna del nostro continente. Trovo dunque fondamentale implementare azioni altrettanto straordinarie per fronteggiare i problemi alla quale dobbiamo far fronte.
    Proprio per questo, accolgo e sostengo fortemente la possibilità, di cui si sta finalmente cominciando a discutere negli ultimi giorni, che la BCE cancelli il debito straordinario accumulato dagli Stati membri legato alla pandemia. Ritengo opportuno, infatti, che ogni Paese membro possa, anzi debba, utilizzare tutto lo spazio fiscale possibile per aiutare imprese, lavoratori e famiglie in difficoltà.
    Il Movimento 5 Stelle lo ha sempre sostenuto, e ci hanno sempre additato come “pazzi” o ignoranti”. Oggi, invece, anche il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli (PD), sostiene questa possibilità, e lo ringrazio per la sua apertura.
    Se non agiremo subito in questo senso, non faremo che acuire le disuguaglianze sociali ed economiche tra Stati membri. Per far questo, oltre alla cancellazione del debito, è necessario rivedere urgentemente lo Statuto della BCE e porre come obiettivo primario non più solo il controllo del livello di inflazione ma anche, e soprattutto, la crescita e la piena occupazione. La BCE è la vera chiave di volta per l’uscita dalla crisi del nostro continente, come ha già dimostrato l’esperienza del PEPP.
    Ma non basta: bisogna chiudere il capitolo dell’austerità e della macro-condizionalità, superando radicalmente il Patto di Stabilità e Crescita e riformando completamente il Semestre europeo. Nel medio lungo periodo sarà necessario anche modificare i Trattati per cambiare quelle regole che sono proprie di un’epoca che non esiste più e sono divenute anacronistiche. Come il diritto di veto in Consiglio.
    Queste modifiche ci permetteranno finalmente l’emissione permanente di debito comune, tramite il medesimo meccanismo prefigurato con il Recovery Fund. Questa sarebbe un’ulteriore boccata d’ossigeno per il sistema economico europeo, un passo avanti importante per tutta l’Unione, anche per finanziare i suoi programmi più ambiziosi come il Green Deal e la transizione digitale.
    Questa crisi ha colpito tutto il sistema europeo: ne possiamo uscire solamente se adottiamo una visione di lungo periodo e una strategia che sia all’altezza della sfida che stiamo vivendo.