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  • Massimo Bachetti ha inviato un aggiornamento 3 anni, 11 mesi fa

    Che fine ha fatto la potabilizzazione del Tevere.? Cosa si è fatto per contenere la perdita delle risorse idriche ? Quali iniziative intende assumere la nuova amministrazione comunale ? Acea in una lettera inviata nel 2018 al Campidoglio, alla Regione e alla Città Metropolitana ne caldeggiava l’utilizzo per approvvigionare l’area centro-nord della città di Roma (circa 400mila abitanti coinvolti) la cui alimentazione idrica verrà integrata con una quota non trascurabile di acqua del Tevere“. Sul “Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n.59, supplemento n.1, pubblicato il 7 maggio 2020, a pagina 319 e 320 si legge che “L’istanza di concessione di grande derivazione di acqua pubblica è stata ritenuta ammissibile alla valutazione con conseguente avvio del procedimento amministrativo”.‘ Ci si chiede, però, se, come evidenziato dal Coordinamento Acqua Pubblica lo scorso anno in una lettera aperta a Regione, Comune ed ACEA “in una città come Roma, alimentata principalmente da acqua di sorgente che viene dispersa per circa il 40%” una corretta gestione della risorsa idrica e delle bollette dei cittadini “ non dovrebbe vedere al primo posto la lotta allo spreco idrico e la ristrutturazione delle reti“? Invece, secondo il Comitato, “i soldi dei cittadini sono stati spesi per costruire il potabilizzatore e ancora una volta invece di ridurre le perdite sulla rete idrica si realizza un’opera ‘torbida’ come l’acqua del Tevere“?