Attività

  • Claudio Trionfera ha inviato un aggiornamento 3 anni, 5 mesi fa

    • Adoro questo articolo. E poi scrivi magnificamente!!!
      • Buonasera Claudio. Io credo che sarà comunque difficile, per l’ennesima volta, raggiungere i due film capolavori sull’ “Alieno-lucertolone-cattivo” di Ridley prima e di Cameron (versione cut) poi! Anche Fincher non ha fatto un brutto lavoro, ma credo che i primi due siano ancora (e credo lo resteranno ancora per parecchio) i più tosti! Buona serata.
          • Il primo Alien resta la vera “svolta”, dopo averlo visto per la prima volta (era al Festival di San Sebastian, in anteprima credo) rimasi choccato. Ero in terza fila, sotto lo schermo…
              • Il primo Alien è fantastico…ti tiene sempre col fiato sospeso e poi tutto il film ha quella atmosfera perenne di silenzio riflessivo che è incredibile. Purtroppo non ho avuto la fortuna di vederlo al cinema! Ci hai mai fatto caso che in una scena, appena prima che il responsabile del reparto macchine trova il gatto, lui guarda in alto e si vedono le catene dal quale gocciola l’acqua. In mezzo alle catene c’è appeso anche l’Alien fermo che dondola. Ho visto anche la versione dove Ripley trova il capitano tutto ragnatelato nella colla che gli chiede di ucciderlo, ma secondo me è più bella la versione senza questa scena. Mi fermo quì se no ti tengo tutta sera a parlare del film. Buona serata e grazie per questa chiaccherata aliena!
                  • Ah… lo sgocciolamento, le tubature dell’astronave, l’insieme oleoso e rugginoso… il genio di Ridley, come nelle scongrafie di Blade Runner
                      • Blade runner…altro capolavoro. Sapevi che la famosa frase ‘Io ne ho viste di cose che voi umani…’ è stata inventata, al momento, mentre stavano girando la scena finale, da Rutger Hauer? C’è una scena che amo tantissimo ed è quella in cui Rutger ha appena finito di dire ‘…è tempo di morire…’ C’è lo stacco sul viso di Harrison Ford e poi la cinepresa torna subito sul viso di Rutger che fa un triste sorriso e poi abbassa il capo e muore. In quell’ultimo sguardo c’è tutto. Il replicante che sente la vita come un essere umano, la ama e ama anche quella in Harrison e lo salva, ovviamente osservandolo prima per qualche secondo soffrire per la paura di perderla mentre sta per cadere di sotto…e poi sente sempre di più che sta morendo e si trasforma in un bambino, un bambino che ricorda cosa i suoi occhi hanno visto…Spettacolo. Blade Runner è pura filosofia del cuore umano. Io mi commuovo ogni volta quando rivedo questa scena. E poi, vogliamo parlare dei manichini o del costruttore o della fantastica fotografia di Storaro, che solo quella parla da sola!? E l’apertura sulla piramide e sull’occhio che la osserva con sotto le musiche di Vangelis?
                          • Non vorrei sembrarti sbrigativo ma: sono completamente d’accordo con te. Hai elencato dei passaggi “topici” del film. Penso anche alla pioggia e a quanto certi climi del cinema si riflettano sul quotidiano. Pensa che quando piove tanto a lungo mi viene sempre di dire :”Sembra di essere in Blade Runner”… 🙂
                              • …aggiungo che se anche tu riesci a commuoverti davanti alla bellezza del cinema allora siamo in due… “sopravvissuti e sopravviventi” per dirla alla Liga
                                  • Mi sa di si, sono uno che si commuove molto. Quando un regista sa lavorare con le emozioni… poi arrivano perforza. Ho avuto la fortuna di conoscere Rutgher al festival di cinema che faceva a Milano (I’ve seen films) diversi anni fa. Era una Era veramente una Grande persona. Grazie di questa bella chiaccherata.