Attività

  • Laura Rea ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di partecipazione dal bassopartecipazione dal basso 2 anni, 1 mese fa

    Posso sapere di cosa si occupa questo gruppo? Di cosa si dovrebbe parlare? Grazie

    • Il gruppo vuole essere uno spazio per condividere idee e problemi partendo dalle piccole grandi questioni della vita di tutti i giorni . La partecipazione dal basso implica di avere come riferimento ciò che ci capita nella quotidianità e su questa base di analizzare i problemi e strutturare un discorso pubblico. In realtà lo scambio di idee in rete avviene in qualsiasi ambito di “social network” .Però si tratta di commenti sparsi che si perdono nel mare della rete .Questo gruppo intende dare una organicità e struttura al discorso pubblico raccogliendo i contributi di ciascuno per creare una sorta di intelligenza collettiva che mantenga memoria di ciò che si scrive e ne tragga spunto per un approfondimento . Questo è il senso .Ti invito ad aiutare questa iniziativa di condivisione scrivendo qualcosa che ti interessa, che ti ha colpito, che esprime una tua esigenza.su fatti di cronaca o questioni che ti toccano direttamente …….
        • Fino ad ora hai parlato della guerrae la guerra non permette nessuna partecipazione dal basso perchè è decisa ai vertici mondiali.
          Sei tu il padrone di casa e dovresti dare tu il tema.
            • Parlo della guerra sia perchè è il fatto di attualità che per la disinformazione che riscontro. Poi la guerra ci tocca anche direttamente .Pensa all’aumento del costo dell’energia .E’ la cause del rincaro bollette Pensa alle telefonate che riceviamo quotidianamente con le relative proposte commerciali , alla concorrenza selvaggia indotta dalla liberalizzazione del mercato che si esaspera nella fasi critiche oppure al probabile aumento del costo del denaro con ricadute su mutui e prestiti ed all’inflazione ,ai profughi che ci troveremo vicino .Questi sono piccoli grandi problemi in cui ci imbatteremo .Le soluzioni sono compito di chi governa ma noi abbiamo il diritto, e direi anche il dovere, di far sentire la nostra voce, se possibile in modo organico e strutturato. .